Milano: una giornalista, un loft e un cagnolino

marta perego

Un loft a Milano, con tanta luce, piante e un cagnolino piccino che scodinzola felice tra la casa e il giardino.

Chi ci abita? Marta Perego. La seguo da tempo e spesso le sue conversazioni con autori su Instagram sono la mia compagnia dopo cena, mentre mangio il mio yogurt serale: un mio momento in compagnia di libri e non solo.

Marta è una giornalista, una scrittrice, una donna di cultura che fa amare i libri grazie al suo approccio amichevole, con il giusto approfondimento, senza mai annoiare e soprattutto senza mettersi su un piedistallo. Non l’ho mai incontrata personalmente, ma mi sembra di conoscerla, grazie al suo essere sempre diretta e vera nel suo approccio sui social media.

Speravo di poterla intervistare dal vivo, ma questa pandemia si è impossessata delle nostre vite. Così abbiamo fatto una chiacchierata al telefono.

Chi è Marta Perego? Eh bella domanda, sono una donna di 36 anni, abito a Milano in un loft. Faccio la giornalista culturale da tanti anni, mi occupo di libri, di cinema, ho condotto varie trasmissioni di cultura, ho lavorato per Feltrinelli. sUltimamente ho deciso di condividere e di raccontare la mia passione sui social, attraverso newletter, podcast, insomma provo ad inventare  cose nuove.

Come sei arrivata a fare di Intagram “la tua trasmissione”? É successo in maniera casuale, per vari motivi ho rallentato il mio impegno televisivo. La tv è  un lavoro precario, ci sono programmi che vengono chiusi e poi con la pandemia in particolare non è stato facile portare avanti  produzioni televisive. Avevo già iniziato ad usare Ig tv, era il mio mondo, il video è un media che conoscevo bene. Con l’avvento del lock down e della possibilità di fare dirette mi sono buttata ed è stato anche terapeutico. Non avevo ambizione che questo potesse davvero interessare. Ho trovato un mio modo di comunicare e ogni giorno cerco di correggere il tiro e da lì sono nate tante opportunità e un lavoro vero e proprio.

Anche da un punto di vista retributivo? Del resto non si vive di sola passione! Ci provo, anche perché se sei un giornalista e vuoi raccontare  non puoi  prescindere dalla presenza sui social. A mio avviso raccontano chi sei e offrono molti strumenti. Io cerco di vedere la mia professione a 360°, a tutto tondo e quindi credo al fatto che i social debbano essere utilizzati in maniera professionale. Mi permettono di avere idee, di studiare, di trovare spunti per altre produzioni. Trovo molto vicino a me condividere anche il mio work in progress, quello che  sto leggendo e mi viene naturale parlarne.

Cosa ti piace e cosa meno di Instagram? Instagram e i social sono le nuove piazze dove, in quanto tali, puoi  trovare di tutto, persone che piacciono di più e persone che piacciono di meno, ma certamente vi è  la possibilità di trovare soggetti molto affini. E poi resta un territorio utile di sperimentazione.

C’è un viaggio, una esperienza di vita o  una situazione che ti ha segnata di più? Ogni viaggio, e l’ultimo è stato in Giordania, ogni intervista, gli incontri con gli scrittori sono per me un terreno di prova, di formazione e di crescita. Cerco sempre di affrontare così ogni esperienza, ogni occasione che mi porta a viaggiare dentro e fuori di me per imparare, per fare un passo in avanti. Il mio modo di affrontare il lavoro del resto non è mai fine a se stesso e non ha come obiettivo la sola retribuzione, ma uno strumento per diventare migliore. Prendendo la vita così diventa tutto più bello ed appagante e acquisisce un po’ più di senso. La carriera non è  un raggiungimento costante di obiettivi così come la vita non è a compartimenti stagni, vedo fluidità tra la vita pubblica e privata, come vasi comunicanti che mi aiutano a crescere. Sono fortunata perché faccio quello che amo.

Il cibo che preferisci? Le schifezze, le patatine e le lasagne, amo il salto e non molto i dolci. Ora però  cerco di mangiare più verdure…e comunque  non son una gran cuoca.

Cosa ti ha portata a prendere Marcello? Ho sempre voluto un cane e quest’anno nel quale come tutti ho sofferto un po’ di solitudine, ho avuto il coraggio e mi sono detta “proviamoci”! Sono proprio contenta, Marcello  è adorabile,  una delle cose migliori degli ultimi anni. Sarà un cagnolino viaggiatore, si dovrà adattare alla mia vita. Io però non  ho più paura di guardare al futuro, vado incontro a quello che verrà godendomi il presente e tutte le cose che mi fanno stare bene .

 

A proposito di stare bene, ti consiglio di godere di qualche momento con te con alcuni libri in Marta. Ti segnalo:

Le grandi donne del cinema. Uniche, indomabili, indimenticabili: 30 star che hanno lasciato il segno

 

Illustratore: Marta Signori

Editore: De Agostini

Anno edizione: 2019

 

                                                 La felicità è a portata di trolley. Ogni giorno è un (altro) viaggio

Editore: De Agostini

Anno edizione: 2017

 

2 commenti su “Milano: una giornalista, un loft e un cagnolino”

  1. Una donna interessante e piena di idee. D’altra parte se fai un certo mestiere, la giornalista, ti devi inventare qualcosa per emergere.
    Serena Serata e tanttissimi auguri a te e famiglia per una felice Pasqua

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