Una domenica pomeriggio nel “Gynepraio” con Valeria Fioretta

Sono giornate molto stressanti, ho tantissimo lavoro, forse il caldo strano di febbraio ha rivitalizzato clienti che cercano “con urgenza” personale. Ma sono contenta, il mio lavoro mi piace tanto e mi permette di incontrare sempre persone interessanti. Questa mattina ho lavorato, ma nel pomeriggio mi sono presa qualche ora e sono stata ad una presentazione nella mia città , c’era Valeria Fioretta, autrice del libro “Se tu lo vuoi” Edizioni Piemme e  del blog Gynepraio

Seguo Valeria sui social da tempo, soprattutto su Instagram dove, sempre con il sorriso, racconta la sue sfide quotidiane tra lavoro, famiglia, e vita, con tanta ironia e semplicità.

E quindi ecco la mia intervistasottolienata.

Nel libro la mamma di Margherita le suggerisce. “…sola e abbandonata come un cane sull’autostrada, ma smettere di essere te stessa, questo no”. Tu quando ti senti veramente te stessa? Mi sento me stessa nel momento della condivisione, con persone cui voglio bene (per definizione, la mia famiglia) o con le quali ho in comune un obiettivo o un bisogno. Ad esempio, quando lavorando percepisco l’utilità di ciò che faccio per l’organizzazione di cui faccio parte, oppure quando scrivendo “corrispondo” al bisogno di chi legge: il bisogno di vedere nero su bianco un pensiero inespresso, o una riflessione nuova che da quel momento in poi ci accomuna. Sono molto me stessa quando mi diverto con le mie amiche.

Margherita è campionessa mondiale di travaso dello shampoo nei flaconcini quando viaggia. Tu come approcci l’argomento valigie? Sbuffando, fondamentalmente. Poi faccio una lista e finisco vagando come un’anima in pena di stanza in stanza alla ricerca di ispirazione per completarla. Di solito però faccio un buon lavoro.

Lavori, hai un bimbo piccolo, un blog, sei attiva sui social…ci dici come ti organizzi per fare tutto questo Faccio più cose contemporaneamente e -purtroppo-approssimativamente. Ho delegato, automatizzato e informatizzato tutto ciò che potevo, dalla spesa ai pagamenti.Abbiamo scelto una routine famigliare molto “schematica”-forse un po’ troppo- non potendo contare sui nonni. Ultimo, ma più importante di tutti, il papà di mio figlio svolge perfettamente (e con grande entusiasmo) il suo ruolo. Sono sempre piuttosto stanca, ma contenta.

Il tuo libro è stato molto pubblicizzato anche in rete, ci racconti? In realtà ho ricevuto un sacco di aiuto e supporto incondizionato: è il caso di Marta Pavia Zuccaviolinache ha scattato una serie di foto e creato un hashtag dedicate a “Se tu lo vuoi”, di Daniela Baro che ne ha realizzato il booktrailer, Alessia Bianco che ha sviluppato il minisito e una lunga serie di influencers (ad es Tegamini che si sono prestate a leggerlo e parlarne a titolo gratuito. Spero di continuare a scrivere sul blog e mantenere vivo il rapporto con la sua community, indipendentemente dall’esito del romanzo. Ho anche cambiato ruolo lavorativo da pochissimo e ho ricevuto molta fiducia, devo tassativamente migliorare in tempi ragionevoli!

Hai progetti per un nuovo libro? Mah mi piacerebbe tanto e forse sarà proprio il seguito di “Se tu mi vuoi”!

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Sottolineando:

– Un libro delicato, che trasmette la voglia di credere in se stessi.

– La protagonista, Margherita, è una donna di 34 anni, lasciata da “quello giusto” e dal quale, mentalmente, non riesce a liberarsi.

– Proprio cimentandosi in un’attività che non è nelle sue corde,Margherita ritrova un equilibrio che le consente di essere se stessa e chissà anche di incontrare il vero “quello giusto”.

 

4 commenti su “Una domenica pomeriggio nel “Gynepraio” con Valeria Fioretta”

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