Eccomi con le mie imperfezioni

Accettarsi per essere se stessi

Ma che fatica!

Io non sempre ci riesco, ma ci provo.

Sono Elena, non più giovanissima ma nemmeno vecchia.

Moglie e mamma (di una bipede e due quadrupedi).

Non sono alta, non sono magra, ho un bel po’ di ciccia sui fianchi, ho le gambe corte, calzo spesso scarpe chiuse perché altrimenti senza i supporti mi viene la tallonite e i dolori alle gambe, sono pigra.

Ho tanti ricci e per la prima volta sono liscia perché ho fatto la cheratina.

Ho vari acciacchi di salute che tengo sotto controllo come posso.

Tra gli altri, quello che mi porta sempre più spesso in ospedale è il conflitto neurovascolare cerebrale.

In poche parole dietro al cervelletto l’arteria e un nervo sono attaccati: ad ogni battito cardiaco parte un impulso che muove tutta una parte del viso dalla testa al collo. Senza le punture avrei un occhio quasi sempre mezzo chiuso e un movimento continuo in tutto il viso.

Con le punture sopporto meglio i movimenti del viso, l’occhio resta aperto (fino a che le punture mantengono il loro effetto), ma oltre all’aspetto estetico (che mi crea moltissimo imbarazzo), il mio cervello porta i muscoli ad una spinta “contraria”. Insomma senza fare nulla è come se facessi un sacco di ginnastica!

Però sorrido, talvolta mi prende lo sconforto, ma so che, tutto sommato, sono fortunata.

Qui sono nel centro della mia città, con la mia Glee, faccio giri in bicicletta e vivo il momento!

6 commenti su “Eccomi con le mie imperfezioni”

  1. Ma dai! Non sminuirti! Ti ho visto di persona e mi sei piaciuta. Un viso sorridente sormontato da tanti ricci.
    Certo quel problema è fastidioso oltre al problema estetico dover passare periodicamente dall’ospedale.
    Un abbraccio fortissimo e un bacione

  2. Sei molto meglio di come ti descrivi e ti sei anche dimenticata di dire una cosa: hai la rara qualità di essere carica di energia, di curiosità e dinamismo che ti rendono speciale!!!
    Con la cheratina sei diversa. A me piaci sia liscia che riccia, ma forse è meglio se lo domandi a un maschio.
    Baci, Angela

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